Kamarotòn

L’origine del nome Camerota deriva dal greco antico Kamarotòn, che significa “volta-fatto a volta” e si potrebbe riferire sia alle camere a volta delle abitazioni della cittadella, sia alle grotte naturali esistenti nella zona. L’origine greca del nome fa presumere che Camerota sia stata fondata dai Greci quando colonizzarono l’Italia meridionale tra l’VIII e il VII secolo a.C. La cittadella poi si sviluppò intorno ad un castello fortificato negli anni tra il 535 e il 553, mentre imperversava la guerra gotico-bizantina che produsse l’afflusso in zona di numerosi profughi.Vi si accedeva attraverso tre porte: porta di Suso (unica attualmente ancora visibile), porta di S. Maria e porta di S. Nicola, che venivano aperte ad orari stabiliti con tre chiavi d’argento. Il paese venne occupato dai Saraceni dall’868 al 915. Il castello di Camerota era nel 909 la seconda roccaforte del Cilento, assieme ad Agropoli, e fu uno dei 150 Munita Oppida.

La notorietà di Camerota è legata principalmente alla sua frazione Marina, meta di grande prestigio per il turismo estivo.
La fioritura anticipata e un’estate interminabile consigliano una visita nei mesi che vanno da Marzo ad Ottobre.

Numerosi gli itinerari di interesse naturalistico-paesaggistico ed archeologico-storico-architettonico che insistono sul territorio del Comune di Camerota, come ad esempio il Castello Marchesale, (frazione Camerota), probabilmente costruito in epoca antecedente al IX-X secolo d.C. e di cui sono oggi visibili i ruderi in località “Castello”, ed ancora, la Chiesa di San Nicola di Bari, costrutia nel 400 ove è possibile ammirare un presepe napoletano del 700, un’acquasantiera di pietra vulcanica del Vesuvio, una madrevite girevole in legno, lampadari in ottone pregiato, un organo di arte viennese donato dal re di Napoli. La chiesa di San Daniele profeta, costruita dai greci. Il convento dei frati cappuccini, edificato nel 1602 e completato nel 1632, il castello di Montelmo (frazione Licusati), la chiesa di santa Maria delle Grazie (fraz. Lentiscosa), completata nel 1660 su una composizione architettonica del XII secolo. Dodici torri di avvistamento dislocate su ogni cala lungo la costa ed infine il porto naturale degli Infreschi, meta nota, per gli appassionati di mare natura.

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