Torre dell’Isola

La torre era attiva già dal 1599 come possiamo accertarci nei documenti dell’Archivio Statale di Napoli.

Quando a seguito delle prammatiche vicereali del de Ribera nel 1566 furono indicate dall’ingegnere regio Benvenuto Torelli 19 torri da Agropoli a Sapri, la torre detta delle Cale, indicata tra le sette da edificare a Camerota, doveva con molta probabilità riferirsi proprio a quella oggi detta dell’Isola. Infatti si trova nella parte di costa del comune di Camerota ricca di piccole calette che spesso erano utilizzate dai corsari per portare a compimento i loro improvvisi attacchi alle imbarcazioni che percorrevano quel tratto di costa. Altro elemento che fra propendere per questa indicazione è che l’altra torre che si trova in questo tratto di costa ‘‘delle cale’’ è quella di Arconte.

La torre dell’Isola fu compresa nel Decreto del Re Vittorio Emanuele II del 30 dicembre del 1866, che elencava le opere che cessavano di essere considerate come opere di fortificazione e quindi potevano essere vendute a privati.

Cronologia:

  • 1566 – fu indicata dall’ingegnere regio Benvenuto Tortelli nel progetto delle 19 torri; l’appalto dei lavori di costruzione della torre furono affidati al maestro Felice   Buongiorno di Cava;
  • 1776 – Nel piano delle torri del Regno di Napoli redatto nel 1776 la torre è indicata come Torre di Isola;
  • 1866 – La torre è compresa nel decreto del Re Vittorio Emanuele II del 30 dicembre 1866; indicata tra le opere militari in disuso che cessavano di essere considerate come opere di fortificazione e quindi alienabili;
  • 2020 – Attualmente la torre è un rudere;

 

Descrizione architettonica:

Le sue dimensioni sono alla base di 9,50 metri per 9, 50 metri, la cisterna a livello del terreno esterno è a pianta quadrata di 4 metri per lato, l’altezza è di 2,50 metri. Al primo livello si accedeva attraverso una scala posta sul lato a monte, oggi crollata è l’unica apertura della torre. L’interno è stato interamente svuotato negli anni 80 del secolo scorso, i lavori che si sono limitati a questa distruzione interna hanno indebolito ulteriormente le strutture, le pareti si presentano a piombo con una sola risega, in corrispondenza del locale cisterna. I piani di calpestio sono assenti come anche la terrazza di copertura. La tipologia della torre è a tre caditoie, sono presenti su tutti e quattro i lati, verso il mare crolli parziali di muratura hanno determinato uno stato precario delle caditoie che minacciano di crollare. L’intonaco presente in più parti delle facciate è completamente scomparso sulla facciata rivolta verso il mare. Rastremata verso l’alto la torre presenta evidente il sistema costruttivo delle mura a fasce sovrapposte di 60 cm, raggiunge un’altezza di 10,50 metri.

 

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